Stipendi europei: dal costo aziendale alla busta paga
Al lavoratore arriva il 55% del costo sostenuto dall'azienda, in linea con l'Europa. Ma la pressione fiscale aumenta per gli stipendi più alti
L’Italia ha un problema di stipendi bassi rispetto agli altri paesi dell’Europa occidentale. Come abbiamo visto, lo stipendio medio di una persona single senza figli a parità di potere d’acquisto in Italia è più basso del 31 per cento rispetto alla Germania, del 16 per cento rispetto alla Francia e anche dell’1,7 per cento rispetto alla Spagna.
Ma come si spiegano questi dati? Una parte (ma non tutta) della spiegazione è la differenza che c’è tra il costo che paga l’azienda e quanto effettivamente arriva di netto. Questa differenza è dovuta alle imposte e contributi che si pagano e ci sono grandi differenze tra gli Stati europei.
Quanto ci resta come stipendio netto
I dati Eurostat mostrano che per una persona single senza figli lo stipendio medio netto è di 24,2 mila euro. Ma lo stipendio lordo percepito è pari a 33,5 mila euro e quello che costa all’azienda è di 44,1 mila euro. Rispetto al costo totale di un dipendente, quindi a una persona arriva circa il 55 per cento.
È tanto, è poco? Il dato italiano è in linea con la media dei ventisette paesi dell’Unione europea (56 per cento). In Germania rimane al lavoratore il 52 per cento di quanto paga l’azienda, in Francia il 53 per cento, mentre in Spagna il 60 per cento. I primi due quindi fanno peggio dell’Italia, mentre la Spagna meglio.
Il peggior paese europeo è il Belgio dove rimane solo il 47 per cento al lavoratore, mentre il migliore è la Svizzera dove invece rimane il 77 per cento. Tra i paesi dell’Ue, il migliore è Cipro dove il netto rappresenta il 75 per cento di quello che paga l’azienda.
La differenza tra costo azienda e stipendio netto è bassa anche a Malta (68 per cento), Polonia (66 per cento), Paesi Bassi, Irlanda e Bulgaria (65 per cento) e Danimarca (64 per cento). Ad avere invece un’elevata differenza, oltre a quelli già citati, c’è anche l’Austria che con il 53 per cento è il peggior paese dopo Belgio e Germania.
Come cambia in base al livello di stipendio
Se è vero che il dato italiano è in linea con quello dell’Unione Europea per uno stipendio medio, è anche vero che è molto diverso per gli stipendi maggiori. Tra le persone single senza figli che guadagnano il 25 per cento in più della media, nell’Ue del costo aziendale rimane in tasca al lavoratore il 54 per cento, mentre in Italia è il 50 per cento.
Tra chi guadagna il 67 per cento in più rispetto alla media, in Italia gli resta il 46 per cento del costo dell’azienda, in Francia il 47 per cento, in Germania il 51 per cento e in Spagna il 55 per cento. Complessivamente a livello europeo è il 52 per cento.
L’Italia ha un’imposizione fiscale e contributiva maggiore degli altri grandi paesi europei per chi guadagna più della media. Una persona con uno stipendio del 67 per cento superiore alla media, in Italia guadagna l’11 per cento in meno che in Spagna nonostante costi all’azienda il 7 per cento in più.
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