I dati confermano una tendenza che stiamo osservando da settimane: la gestione economica della seconda amministrazione Trump non solo è impopolare, ma sta generando una percezione diffusa di instabilità, anche tra i suoi stessi elettori.
Nella nostra ultima pubblicazione di Grovigli scrivevamo che, sebbene gli esiti dell’amministrazione Trump siano spesso imprevedibili, il carattere e l’approccio restano sorprendentemente coerenti nel tempo — protezionismo, scontro frontale, unilateralismo.
Il rigetto crescente dei dazi da parte dell’opinione pubblica americana, inclusa una parte dei Repubblicani, dovrebbe essere un segnale chiaro anche per l’Europa: emulare comportamenti autarchici non è solo inutile, ma potenzialmente dannoso. In un contesto globale interconnesso, la risposta non può essere la chiusura.
I dati confermano una tendenza che stiamo osservando da settimane: la gestione economica della seconda amministrazione Trump non solo è impopolare, ma sta generando una percezione diffusa di instabilità, anche tra i suoi stessi elettori.
Nella nostra ultima pubblicazione di Grovigli scrivevamo che, sebbene gli esiti dell’amministrazione Trump siano spesso imprevedibili, il carattere e l’approccio restano sorprendentemente coerenti nel tempo — protezionismo, scontro frontale, unilateralismo.
Il rigetto crescente dei dazi da parte dell’opinione pubblica americana, inclusa una parte dei Repubblicani, dovrebbe essere un segnale chiaro anche per l’Europa: emulare comportamenti autarchici non è solo inutile, ma potenzialmente dannoso. In un contesto globale interconnesso, la risposta non può essere la chiusura.