La mappa dello spopolamento: così l'Italia perde abitanti
Il 70 per cento dei comuni italiani ha perso abitanti tra il 2020 e il 2025
L’Italia tra 2020 e 2025 ha perso 707 mila abitanti passando da una popolazione di 59,64 milioni a una di 58,93 milioni. Il calo degli abitanti è dovuto alla progressiva riduzione delle nascite che nel corso del 2024 sono arrivate al minimo storico di 370 mila.
Ma il calo della popolazione, seppur generalizzato, non colpisce tutta Italia nello stesso modo1. Analizzando i dati a livello comunale si vede come il calo della popolazione abbia colpito circa il 70 per cento dei comuni italiani. Il 22 per cento dei comuni ha avuto una riduzione di popolazione inferiore al 2 per cento, il 18 per cento tra il 2 e il 4 per cento, il 13 per cento tra il 4 e il 6 per cento e il 9 per cento tra il 6 e l’8 per cento. Il resto dei comuni registra cali superiori all’8 per cento.
Il 16 per cento dei comuni ha invece registrato una crescita di popolazione tra lo 0 e il 2 per cento, l’8 per cento tra il 2 e il 4 per cento e il 3 per cento tra il 6 e l’8 per cento.
Se prendiamo le venti città più popolose, c’è stata una riduzione di popolazione in sedici di queste. Si salvano solo Bari (sostanzialmente stabile), Catania (+0,4 per cento), Brescia (+1,8 per cento) e Prato (+2,1 per cento). Le città che hanno più perso popolazione sono Messina con un calo del 4,6 per cento seguita da Napoli con una riduzione del 4,2 per cento. Milano ha invece avuto una riduzione del 2,9 per cento e Roma del 2,2 per cento, mentre Torino di solo lo 0,14 per cento.
Ad avere perso popolazione sono tutte le tipologie di comuni, ma in particolar modo quelli che fanno parte delle cosiddette “aree interne”, quei comuni più periferici sia a livello geografico sia per la possibilità di accedere ai servizi essenziali. I comuni ultra-periferici hanno perso il 4 per cento della popolazione, quelli periferici il 2,9 per cento, quelli intermedi l’1,5 per cento, mentre la cintura dei poli ha avuto un leggero calo dello 0,3 per cento e i comuni polo invece hanno avuto un calo dell’1,6 per cento.